Sempre più animali domestici, soprattutto cani, sono colpiti dalla filariosi, una importante compromissione dell’apparato cardiocircolatorio, causato da microlarve, che può causare anche la morte dell’animale.
La malattia è prodotta dalla puntura di una zanzara che ha già punto un animale infetto ed è molto più frequente nei cani che non nei gatti, anche se questi ultimi possono esserne colpiti. Una recente indagine ha rivelato che, in alcune regioni italiane (quelle con clima caldo-umido), la filaria colpisce il 70% dei cani. Una vera epidemia che si combatte solo ed esclusivamente vaccinando cani e gatti e ripetendo la vaccinazione ad intervalli regolari.
La filaria si sviluppa all’interno del sistema circolatorio dell’animale e diventa assai pericolosa quando le larve, diventate adulte, trovano il loro habitat ideale all’interno del muscolo cardiaco e nelle arterie polmonari.
Rendersi conto che il amico a quattrozampe (cane o gatto) è stato colpito da questa malattia, può non essere semplice perché la sintomatologia non è omogenea poiché dipende sia dal numero di larve presenti all’interno del cuore e dell’arteria polmonare, sia dal tempo trascorso dalla puntura della zanzara infetta. Inoltre il carattere dell’animale può mascherare la sintomatologia.
Infatti, in un cane sedentario e tranquillo i sintomi possono rimanere nascosti per anni, mentre in uno vivace – o in un cane da caccia – può evidenziarsi in modo chiaro e repentino.
E’ comunque utile sapere che, se il vostro animale manifesta uno (o più) dei seguenti sintomi, è bene portarlo dal veterinario il quale, dopo un semplice prelievo del sangue, potrà diagnosticare o meno la malattia.
- l’animale si stanca facilmente, corre malvolentieri e tende a fermarsi anche dopo una breve corsa
- ha frequenti episodi di tosse anche persistenti che possono trasformarsi in conati di vomito
- può avere episodi di svenimento
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