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COME CRESCERE IL MIO AMICO CANE

Riproduzione responsabile, svezzamento, educazione di ogni singolo cucciolo, gestione dell’autocontrollo e scelta accurata dei genitori umani: tutto quello che bisognerebbe fare o sapere prima di portare un cucciolo in casa. Ecco una guida su come allevarlo e gestirlo al meglio. 

educare il mio cane

Sono oltre 7milioni i cani che vino nelle nostre case. Un numero che testimonia l’ampiezza di un rapporto d’amore che fonda le sue radici fin dall’Età della Pietra, circa quattordicimila anni fa. Portare un cane in casa, però, non è una decisione da prendere alla leggera e bisogna essere consapevoli del grande impegno assunto. Soprattutto, è bene che si abbiano molte informazioni importanti che però, fin troppo spesso, si danno per scontate o vengono sottovalutate. “Prima di tutto non bisogna mai dimenticarsi che ogni cucciolo è un individuo a sé stante, con un potenziale specifico. Questo significa che prima che entri a far parte di una nuova famiglia è necessario che riceva cure ben precise e venga accompagnato in un percorso di socializzazione affinché possa imparare a relazionarsi con i consimili e vivere il futuro contesto familiare con estrema serenità”, spiega Chiara Dutto, allevatrice riconosciuta dall’Enci e dall’Fci responsabile del centro The Vampire’s Amstaff in provincia di Varese, specializzato da quindici anni nella cura dell’American Staffordshire Terrier.

Chiara Dutto

“Questo aspetto è ancor più importante quando si parla di quelle razze di cani considerate naturalmente aggressive e vittime di una cattiva selezione genetica e caratteriale, proprio come accade per l’American Staffordshire Terrier. Solo attraverso un’attenta analisi e una riproduzione responsabile, possono venire al mondo cani in salute. Il nostro lavoro parte proprio da qui, da un’attenta analisi che possa far nascere cuccioli in salute. Questa fase è forse la più importante perché serve a porre le basi per il futuro, come le fondamenta per la costruzione di un palazzo”. Una volta che la cucciolata nasce, infatti, inizia un momento molto importante per la vita del piccolo, quella dello svezzamento. Durante questa fase l’animale imparerà l’autocontrollo e a gestire le interazioni con gli altri individui e la vita di gruppo.

“I cuccioli – prosegue la Dutto – hanno bisogno dell’insegnamento della mamma e di relazionarsi con i propri fratellini, per acquisire la capacità di gestire le situazioni di frustrazione è necessario quindi non cederlo alla nuova famiglia prima dei tempi necessari. La legge ne prevede 60, ma io ho deciso di allungare di altri 30 giorni la loro permanenza. Un aspetto, questo, che vale per tutte le razze ma in particolare con l’American Staffordshire Terrier che ha la nomea di essere scontroso e scarsamente addomesticabile. In questa fase è necessario che il cucciolo faccia un percorso di socializzazione con altre razze. Non a caso il 70% dei disturbi comportamentali degli animali dipendono da una inadeguata e scorretta educazione ad opera dell’uomo. Anche per questo, con l’aiuto dei nostri educatori cinofili, prevediamo che viva anche esperienze di varia natura, come andare al supermercato o al centro commerciale. In questo modo, il piccolo saprà vivere il nuovo contesto familiare in modo sereno e non si sentirà spaesato”.

Il tema dell’autocontrollo, quindi, per la Dutto, è di centrale importanza per la vita del cane.

“La sequenza comportamentale di base che è identica per tutte le attività è: la fase appetitiva; quella consumatoria e, infine, la fase di arresto. In breve, prima di imparare ad autocontrollarsi, il cucciolo agisce senza valutare le conseguenze. Poco alla volta, invece, deve capire che quando desidera compire un determinato gesto, deve valutare se è il caso di passare all’azione oppure no (fase appetitiva), poi può decidere di fermarsi oppure passare all’azione (fase consumatoria) e successivamente arrestarsi. Grazie all’acquisizione degli autocontrolli, il cucciolo capisce come gestire al meglio le interazioni con gli altri individui e la vita di gruppo. L’acquisizione degli autocontrolli permette al cucciolo di gestire le situazioni di frustrazione senza reagire in modo eccessivamente impulsivo e aggressivo a tutti gli stimoli che riceve. Questo significa che riesce a filtrarli, valutandone l’entità e reagendo solo a quelli che hanno una certa intensità. La reazione, in questo caso, si scatenerà soltanto se lo stimolo avrà raggiunto la soglia di reattività”.

Educare il cucciolo

Ma non cedere i cuccioli prima dei 90 giorni, serve anche per raggiungere altri obiettivi fondamentali per la vita del cane e per la famiglia che se ne prederà cura. “Un altro tassello fondamentale per me è la selezione dei genitori umani. E’ il momento più difficile per un’allevatrice e non uso a caso la parola selezione. Non do i miei animali a tutti ma solo a chi ha le caratteristiche per poterli trattare in maniera più che dignitosa. Diciamo che, dalla mia esperienza, su 10 pretendenti 5 li scarto.
E’ necessario valutare il carattere di ciascun quadrupede e, in base alla famiglia destinataria, fare un’attenta analisi sulle aspettative e lo stile di vita dei futuri genitori. Da noi la selezione dei futuri genitori inizia dapprima con un contatto telefonico, seguito da un incontro conoscitivo nel quale ci si confronta e si analizzano le motivazioni inerenti alla scelta del cane, specie per una razza come l’American Staffordshire Terrier”. Una volta deciso di proseguire, i futuri genitori condivideranno con il loro cucciolo successi e difficoltà. Però, per instaurare un rapporto solido con l’animale, è necessario anche conoscerlo. “Ai futuri genitori – prosegue l’allevatrice – faccio seguire tre corsi, uno inerente al cane in generale, dalle origini ad oggi, dove si parlerà di etologia e comunicazione; uno di primo soccorso veterinario, e un terzo che riguarda la cura e la gestione dal cucciolo al cane anziano perché è fondamentale avere sempre la capacità di prendersene cura. Quotidianamente vanno controllate la cute, le zampe, le orecchie e le varie pieghe”.

Le raccomandazioni sono chiare: attenzione ad attacchi di tosse, di vomito, alle punture di insetti, ai forasacchi che, se possibile, vanno rimossi subito e manualmente. In caso di inalazioni di corpi estranei, come davanti a eventi emorragici, non ricorrere mai al fai da te ma chiedere l’intervento di uno specialista. “Prima che i piccoli lascino l’allevamento per iniziare la loro vita insieme a dei nuovi genitori, è importante che siano in ottima salute – conclude Chiara Dutto –  i nostri cuccioli effettuano tutte le vaccinazioni, il test delle feci e della giardia, l’iscrizione all’anagrafe canina, il pedigree ed il certificato di buona salute che sarà composto dalla visita ortopedica, dermatologica, audiometrica, oculistica e cardiologica”.

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Berta

Berta è una neo mamma di 8 splendidi cuccioli (7 maschi ed 1 femmina) che è appena stata salvata da una perreira spagnola. I cuccioli e la mamma godono di buona salute. Hanno solo bisogno di tanto affetto!

L’associazione UNA ZAMPA AMICA (creata di recente) è alla ricerca di fondi per portarli tutti in Italia e dare loro una nuova famiglia.

Sono adottabili in tutt’Italia (preferibilmente al Nord) e separatamente. Anche la mamma cerca una famiglia.

Taglia : media

Per maggiori informazioni e aiuti (età, peso, caratteristiche):   http://www.facebook.com/UnaZampaAmica?sk=messages_inbox&action=read&tid=id.546019395419272#!/UnaZampaAmica

Adotta un animale virtuale e salvi uno zoo

Due fratelli napoletani si sono inventati un giardino zoologico virtuale dove ognuno può scegliere di adottare un animale o semplicemente comprare loro del cibo o procurargli un riparo versando la soma equivalente. Tutto questo non nasce però dalla volotà di fare soldi ma per salvare il vero zoo di Napoli che riversa in condizioni molto critiche. A garanzia della serietà dell’iniziativa il numero del conto corrente che appartiene allo zoo ed è gestito da un curatore fallimentare.

La notizia l’abbiamo tratta da un interessante articolo pubblicato sul quotidiano free press METRO scritto dalla giornalista Stefania Divertito e,fedelmente, vi riportiamo il seguito.

-Nel frattempo che si dirima la complicata vertenza amministrativo-burocratica che ha portato lo zoo in una situazione di di stallo, gli animali hanno bisogno di tutto: cibo, certo, ma anche cure, e quando serve medicinali. «Ben vengano le iniziative dei privati, ma ancor meglio saranno le azioni di sponsor. Quando l’Ipercoop di Quarto (in provincia di Napoli, ndr) chiuse, dettero tutto il cibo avanzato gli animali. L’idea ci venne lì».

Il giardino zoologico virtuale, realizzato da Alessandro Nicotra, è composto da 2 milioni di pixel, ciascun pixel ha un valore di 10 centesimi. Il valore complessivo dell’iniziativa, a completamento dello zoo virtuale, è di € 200.000,00 che saranno destinati alla gestione dello Zoo di Napoli.

Oltre ai privati, insomma, l’invito è rivolto alle aziende che potranno pubblicare il logo e inserire un link al proprio sito. L’unità di misura di ciascun mattone è un blocco dalle dimensioni di 10×10 pixel del valore € 10,00.

Ogni spazio virtuale potrà contenere un messaggio o una dedica, o il nome dell’animale adottato, inserito dall’utente e sarà visualizzato al passaggio del mouse, e cliccando sulla foto del’animale adottato viene visualizzata la scheda tecnica dell’animale stesso. I messaggi più teneri? Mamme e nonni chevpensano al futuro dei bambini.

Jolie

URGENTISSIMO: PER FAVORE FATTE GIRARE IL PIU’ POSSIBILE! SE NON TROVA AL PIU’ PRESTO DOVRA’ TORNARE IN RIFUGIO, IN SARDEGNA.

Sembrava allarme rientrato e invece no!
Jolie e’ una bellissima cagnolina di taglia medio piccola, pesa circa 14 chili. Ha circa 2 anni e un carattere affettuoso e dolce, ma purtroppo ha l’abitudine di scappare.
E’ arrivata dalla sardegna tempo fa’ e una bella famiglia l’aspettava, piena di buoni propositi e tanto affetto per lei, avrebbe avuto anche un compagno a quattro zampe con cui giocare e un bel giardino.
Purtroppo non ha funzionato come si pensava, inizialmente la famiglia la teneva molto in giardino e lei ha preso l’abitudine di scappare, coinvolgendo anche l’altro cane che, imitandola, ha imparato a scappare anche lui.
Volevano restituirla…poi ci hanno ripensato e hanno deciso di riprovarci tenendola di piu’ in casa, ma niente da fare…appena la si lascia uscire in giardino lei tenta la fuga e il suo compagno la segue.
Dovrebbe fare una vita casalinga ed essere portata fuori 4 volte al giorno, come se vivesse in appartamento, ma la famiglia non e’ disposta a questo, avendo un giardino non pensava di doversi impegnare cosi’ tanto.
Purtroppo Jolie torna al mittente e anche in fretta, se non si trova una soluzione adeguata per lei il suo destino e’ di tornare in sardegna e sarebbe davvero una crudelta’.
Cerchiamo una famiglia che si armi di pazienza, in appartamento, che la porti fuori rigorosamente al guinzaglio e non pensi minimamente di liberarla in un’ area cintata per cani, perche’ scapperebbe anche da li’.
E’ davvero urgente trovarle una casa, per lei sara’ un trauma soprattutto separarsi dal suo compagno di giochi, ma che almeno trovi subito una casa definitiva, rimandarla in sardegna sarebbe davvero terribile.
Per informazioni:
Marisa 3484924781 marisavalchera@alice.it
Alessandra alessandra.cogotti@yahoo.it cell. 3205531198

ASIA E CHARLIE VOGLIONO RIPROVARCI INSIEME

E’ trascorso poco più di un anno da quando Asia e Chiarlie sono andati a vivere in una casa al nord. Sembrava un ottima adozione per due cagnetti che hanno visto di tutto nella loro vita. Massacrati di botte da chi li deteneva chiusi in casa per anni, salvati poi da una volontaria che li aveva portati in rifugio. “Non posso più sentire quelle urla strazianti notte e giorno, urla di dolore per le torture che gli infligge”. Questo diceva la volontaria quando è riuscita a portarli via, salvandoli. Poi anni e anni di rifugio, dove almeno sono vissuti tranquilli e straccocolati. L’anno scorso il sogno di un’adozione sembrava realizzato. Asia e Ciarly andavano a vivere insieme in una nuova casa. Chi può pretendere di più? Questo sogno è durato però solo meno di un mese. I due piccoli non riuscivano ad adattarsi e gli adottanti non sono stati in grado di gestire la situazione. A meno di un mese dall’adozione, sono rientrati in rifugio in Sardegna. Il mondo li aveva rifiutati ancora una volta. Sembra che loro non meritino una vita normale, piena di gioia e amore. Noi però vogliamo riprovarci. Asia e Ciarly sono due cagnetti meravigliosi. Affettuosissimi (anche troppo), adorano stare insieme agli umani. Adorano essere stracco colati e ricambiano con tutto il loro amore. Hanno circa 10, taglia medio piccola. Entrambe sterilizzati, microchipati e vaccinati, cercano nuova adozione in nord Italia previi controlli pre e post affido e firma su modulo. Qualcuno vuole dare loro ancora una possibilità di vita migliore?
Per info: ALESSANDRA e mail: alessandra.cogotti@yahoo.it cell. 3205531198
MARISA e mail: marisavalchera@alice.it cell. 3484924781

Iron, Naike e Moka

E’ qualche giorno che guardo il calendario della nostra associazione, 12 scatti dello scorso anno, alcuni cani sono stati adottati, Holly e Sheila sono morte senza aver avuto modo di godersi una famiglia e respirare il profumo di una casa dove essere accolte, accudite,  amate e coccolate. Morte.

Scorro le pagine e vedo Iron, Naike e Moka, nessuno mai chiede di loro.

Loro che continuano a vivere in canile, senza una prospettiva, continuo a pensare che moriranno come Sheila e Holly, da soli, senza nessuno che li accompagnerà sul ponte.

Anche se non c’è speranza ci riprovo, possibile non ci sia un posticino per loro?

IRON: 10 anni, pastore bergamasco spettacolare, la voglia di vivere fatta cane nonostante gli anni passati dietro le sbarre,  ama l’acqua e va d’accordo con le femmine.

NAIKE: 3 anni, femmina taglia media, sterilizzata,  abituata anche in appartamento.

MOKA: 2 anni femmina taglia medio piccola, sterilizzata, abituata anche in appartamento, va d’accordo sia con i maschi che con le femmine.

 

chi ci aiuta a continuare a credere?

Si trovano in provincia di Bergamo ma sono adottabili in tutto il nord Italia, sottoscrizione moduli, controlli pre e post affido.

per info;

Milena Ass.ne MI FIDO DI TE – ONLUS

orari dal lunedì al venerdì dalle 12.40 alle 13.20 e dopo le 17.30

sabato e domenica tutto il giorno  cell.  349 31 54 238

e mail milena.mifidodite@gmail.com

 

Laura 393 8245313 SOLO SOPO LE 17,30 NEI GG FERIALI lauralocat@gmail.com

 

 

Aiutaci ad aiutarli, con un piccolo versamento:

UNICREDIT FILIALE DI TREVIGLIO
IBAN: IT 31 H 02008 53640 000100848060

ABI 02008
CAB 53640
C/C 48060
causale: sostegno cani in emergenza

Hachi e il suo papà soldato in Afghanistan

Un cucciolo quattrozampe ed un soldato italiano in missione in Afghanistan. E’ una storia di amore e di speranza. Aiutiamoli affinché la speranza diventi certezza e un sogno diventi realtà!

Hachi aveva 30 giorni quando la sua mamma è stata uccisa durante un conflitto a fuoco in Afghanistan. I soldati americani l’hanno recuperato ed affidato alla base italiana dove un soldato, si è preso cura del piccolo per i mesi successivi. Ora, ad una settimana dal suo rientro in Italia, il soldato vorrebbe portarlo con sé ma leggi complesse e farraginose non glielo permettono. Infatti non è così semplice introdurre un animale da un altro Paese. Questo, però, è un caso speciale! O no? Sono andata nel blog dell’amica degli animali Eleonoira Piranio (http://www.eleonorapiraino.it), Avvocato Praticante Abilitato innnanzi alle Magistrature Inferiori specializzata in Diritto Penale con una grande passione verso i quattrozampe. Anche lei ha parlato di Hachi. Ecco gli indirizzi da lei suggeriti per segnalare questo caso: segreteria.martini@sanita.it, ambasciata.kabul@esteri.itmartini_f@camera.it, brambilla_m@camera.it.

Non separiamo il piccolo Hachi dal suo amico bipede! Aiutiamolo!

Dickin Medal al povero Theo

Il primo marzo di quest’anno Liam  Tasker, è stato ucciso in uno scontro a fuoco mentre stava compiendo un pattugliamento nella regione afghana  di Helmand,  roccaforte dei talebani. Il ventiseienne militare dell’Unità Veterinaria dell’Esercito britannico era accompagnato dal suo cane Theo, uno springer spaniel di 22 mesi specializzato nella ricerca di esplosivi. Il cane, rimasto illeso nella sparatoria che è costata la vita al suo conduttore, è morto tre ore dopo a causa di un attacco cardiaco.  Per il cane il rientro alla base senza Liam  ha  avuto un effetto devastante. Ora Theo è stato candidato a ricevere la Dickin Medal l’onorificenza militare inglese destinata agli animali che si sono particolarmente distinti nel corso di azioni di guerra.